Risposta |
Quali sono i mezzi disponibili più efficaci e sicuri per prevenire la malattia?
La protezione si sviluppa due settimane dopo la vaccinazione e dura almeno sei mesi. Nelle persone anziane, negli adulti e nei bambini affetti da malattie croniche che, pur vaccinati, dovessero ammalarsi, il vaccino protegge efficacemente dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero in ospedale o di morte.
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Per chi è necessaria la vaccinazione antinfluenzale?
La vaccinazione è necessaria per le persone a rischio di un’ infezione da virus influenzali o per coloro che svolgono un’attività lavorativa molto importante per la collettività. Per tutti questi soggetti, ogni anno viene organizzata una campagna di offerta gratuita della vaccinazione. Riportiamo, di seguito, un breve elenco delle categorie a cui di raccomanda la vaccinazione:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
- soggetti con malattie croniche dell’ apparato circolatorio, respiratorio;
- soggetti con malattie metaboliche ( es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc.)
- soggetti con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV ;
- soggetti con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale ;
- soggetti con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza;
- bambini affetti da patologie neurologiche e neuromuscolari ;
- personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio;
- persone addette ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti ecc)
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La vaccinazione è utile per tutti i bambini?
I bambini in buone condizioni di salute, di solito, guariscono dall’ influenza in pochi giorni. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per i bambini appartenenti alle categorie a rischio prima elencate.
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Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza?
La vaccinazione antinfluenzale è controindicata:
- nelle persone che abbiano manifestato reazioni allergiche importanti dopo una precedente vaccinazione contro l’influenza.
In presenza di febbre la vaccinazione deve essere rimandata. Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme al medico di famiglia o al pediatra di fiducia.
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Possono esserci effetti collaterali nella vaccinazione antinfluenzale?
Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono: arrossamento, gonfiore e dolenzia nel punto di iniezione; malessere generale e febbre leggera di breve durata. Eccezionalmente si possono verificare: reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle persone con ipersensibilità ai componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e nevralgie.
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E’ possibile ammalarsi anche se si è vaccinati?
Il vaccino può essere non completamente protettivo quando:
- i virus influenzali circolanti nella popolazione sono leggermente differenti rispetto a quelli contenuti nel vaccino;
- nel periodo invernale ci sono anche altri virus, diversi da quelli influenzali, che possono provocare infezioni con sintomi simili a quelli dell’ influenza (febbre, raffreddore, dolori muscolarie ecc.).
In questi casi il vaccino, non è efficace in modo specifico, tuttavia, in caso di infezione, le persone vaccinate hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia.
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A chi si deve rivolgere per la vaccinazione antinfluenzale una persona appartenente ad una delle categorie a rischio prima elencate?
Le vaccinazioni vengono effettuate gratuitamente dal medico di famiglia e dal pediatra di fiducia, oppure, nei giorni e negli orari previsti, presso i Servizi competenti dell’ A.S.L. LT ;
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Come avviene la vaccinazione?
Il vaccino antinfluenzale viene somministrato con una iniezione intramuscolare, preferibilmente nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide). A chi rivolgersi per avere informazioni? I primi riferimenti sono il medico di famiglia e il pediatra di fiducia. Questi specialisti seguono nel tempo i loro assistiti, conoscono storia ed eventuali problemi specifici, possono chiarire dubbi e dare le indicazioni necessarie.
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