Comunicato Stampa del 13/01/2017
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- Ultima modifica il Lunedì, 16 January 2017 09:49
- Pubblicato Venerdì, 13 January 2017 23:55
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In questi giorni critici caratterizzati dall'influenza e da temperature così rigide che, a queste latitudini non siricordavano da molti anni, i flussi dei pazienti al Pronto Soccorso del S.Maria Goretti sono molto significativi.
Tra attese troppo lunghe, turni impegnativi ed a tratti massacranti e la ricerca di soluzioni per dare una risposta a chi ne ha bisogno, i nostri operatori sono stati in grado di gestire le criticità derivanti da questo importante iperafflusso, pur nella inevitabile situazione di disagio per l'utenza, con efficacia e confermando una grandissima professionalità. Quello del S. Maria Goretti è uno dei Pronto Soccorso maggiormente utilizzati nel Lazio.
Per numero di accessi, con riferimento agli ospedali pubblici, è secondo solo a quello del policlinico Umberto I di Roma. Tuttavia, a differenza dei grandi ospedali della Capitale, il P.S.del S.Maria Goretti alle spalle non ha 1000 o 1500 posti letti ma solo 450. Già questa evidenza è in grado di fornire un elemento capace di misurare quanto lo sforzo e l'impegno dei nostri professionisti è stato, in questi giorni, ampiamente meritevole di un pubblico ringraziamento da parte della direzione aziendale. Di tanto si voleva dare conto poichè, in situazione di seria criticità, si è sempre orientati a dare ampia evidenza alla condizione di disagio preferendo dare risalto a proclami di una sanità allo sfascio senza mai riconoscere come, soprattutto in questi momenti, ci sono Professionisti, donne e uomini, che, in silenzio, si mettono al servizio delle persone malate e svolgono la propria attività con motivazioni e capacità che difficilmente hanno paragoni in altri settori.
Dunque grazie a quanti, lavoratori e lavoratrici della Asl di Latina, in questi giorni stanno dando tutto il meglio del loro.impegno professionale. La Direzione Aziendale ne è pienamente consapevole e, con impegno operativo quotidiano, è vicina a tutti, dipendenti di ruolo e precari, molto di più rispetto a ció che puó apparire da una lettura paziale ed incompleta delle vicende che in questi giorni son o apparse pubblicamente in relazione ai rischi occupazionali.