Violenza sulle Donne
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- Pubblicato Martedì, 07 April 2015 12:28
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Il fenomeno e problema sociale della violenza sulle donne, che investe annualmente oltre 2 milioni di donne comprende non solo le forme a coinvolgimento sessuale ma anche atti di violenza psicologica che si concretizzano in comportamenti persecutori (stalking).
Tali forme di violenza, sebbene universalmente condannate, restano spesso celate dietro a un muro di silenzio, una reticenza che deriva dalla paura o dalla vergogna, dalla mancanza di autonomia economica, sfiducia verso le istituzioni sentimenti che schiacciano la stessa vittima.
I Presidi Ospedalieri
Consultori Familiari
Case della salute
CENTRI ANTIVIOLENZA E CASE RIFUGIO PER DONNE MALTRATTATE
In attuazione della Legge Regionale 64/1993 "Norme per l'istituzione di centri antiviolenza o case rifugio per donne maltrattate", nel Lazio sono stati istituiti e sono finanziati Centri Antiviolenza, per il sostegno, soccorso e ospitalità delle donne, anche straniere, con figli minori, vittime di violenza fisica, sessuale e maltrattamenti.
CENTRI NELLA PROVINCIA DI LATINA
Comune: Latina Casa Rifugio “Emily”.
Comune: Terracina Casa Rifugio”Crisalide”.
PROGETTO NAZIONALE ARIANNA (ATTIVAZIONE RETE ANTIVIOLENZA NAZIONALE)
Nell’ambito del Progetto Nazionale ARiaANnA è stato attivato un tavolo di lavoro che ha prodotto un Protocollo territoriale d'intesa “LA RETE DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA ALLE DONNE DEL COMUNE DI LATINA”, sottoscritto il 19 0ttobre 2009, oltre che dal Centro Donna Lilith e dal Comune di Latina, da quei soggetti istituzionali a livello locale (Procura della Repubblica, Prefettura di Latina, Questura di Latina, Polizia di Stato, Comando Provinciale Arma dei Carabinieri di Latina, Comando Polizia Municipale Comune di Latina, Azienda Ospedaliera “S. Maria Goretti”, Azienda Sanitaria Locale di Latina), che entrano in contatto con il fenomeno della violenza domestica.
Con Deliberazione n. 282 del 07.06.2024 è stato attivato in tutti i Pronto Soccorso della ASL il percorso “Codice rosa”, in grado di definire in maniera tempestiva e adeguata la presa in carico delle vittime e, in particolare per le donne che hanno subito violenza e degli eventuali figli minori testimoni o vittime, a loro volta, di abuso.
La Procedura individua nel Pronto Soccorso lo snodo centrale per la rilevazione di episodi di violenza, uniformando in modo omogeneo gli iter presenti nei diversi presidi ospedalieri. Il percorso codificato prevede eventualmente l’accoglienza della vittima nella “Stanza rosa”, visita medica, consulenze specifiche, segnalazione ai servizi sociali, denuncia alle Forze dell’ordine, valutazione del rischio alla dimissione per prevenire episodi di reiterazione e re-vittimizzazione.
Scopo della procedura è migliorare la qualità dell’assistenza e accrescere la percezione da parte dell’utenza della tutela della propria dignità in momenti di particolare vulnerabilità.