Avvio Progetto “EDUCAUTISMO"
1° giornata di formazione per le famiglie e personale delle parrocchie
I Disturbi dello spettro autistico rappresentano una delle patologie più complesse e difficilmente gestibili che emergono in età pediatrica. La presa in carico deve fare fronte a un elevato grado di complessità e prevedere un coerente livello di intensità delle cure. I bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD) necessitano di una presa in carico di tipo globale legata agli ambienti di vita.
Nell’assistenza alle persone affette dai disturbi dello spettro autistico, come pronunciato dal Papa Francesco” è auspicabile creare, sul territorio, una rete di sostegno e di servizi, completa ed accessibile, che coinvolga, oltre ai genitori, anche i nonni, gli amici, i terapeuti, gli educatori e gli operatori pastorali”
Le famiglie italiane, infatti, lamentano un senso di solitudine e sottolineano, la mancanza di servizi competenti e organizzati e di un supporto adeguato che copra anche il contesto educativo e sociale, incluso la possibilità di raggiungere un buon grado di autosufficienza.
La letteratura scientifica relativa al trattamento dei bambini affetti da spettro autistico raccomanda la realizzazione di interventi basati su modelli di intervento comportamentale intensivo e la promozione di un intervento di rete multidisciplinare che svolga azioni coordinate nei diversi contesti.
L’ipotesi che sorregge tutto il modello è quindi quella di rendere coerente e curriculare l’intervento educativo che viene svolto per il bambino sia dai genitori, catechisti, operatori pastorali che dagli insegnanti mediante un’intensa azione formativa e di supervisione. Il fine è quello di rendere “competenti” le reti cosi da rendere l’azione educativa che già naturalmente avviene in famiglia e in parrocchia, e quella che istituzionalmente avviene nella scuola volani capaci di pareggiare quella intensità che difficilmente potremmo declinare particolarmente in contesti di disagio sociale. Tale modello potrebbe rappresentare una buona prassi da prendere a modello in altri contesti italiani, per il grande pregio della sostenibilità.